Il mio metodo
Un approccio energetico-analitico che integra tradizione e scienza
Ogni trattamento inizia dall’ascolto e da una valutazione attenta della persona. Non considero il sintomo come un evento isolato, ma lo collego a corpo, respiro e postura per comprenderne le cause profonde. In questo modo posso restituire una lettura chiara della situazione e proporre un percorso mirato e personalizzato.

Ascolto e comprensione
Ogni percorso inizia con l’ascolto attento della persona. Non considero mai il sintomo in isolamento, ma cerco di comprenderlo nel contesto della vita quotidiana e della storia corporea. Un dolore alla cervicale, ad esempio, non è soltanto una contrazione muscolare, ma può essere l’espressione di uno squilibrio più profondo, legato allo stress, alla postura o a tensioni prāṇiche consolidate nel tempo. L’ascolto iniziale è quindi fondamentale per cogliere la complessità della situazione.
Un approccio clinico-energetico
Il cuore del mio metodo è la lettura del prāṇa, l’energia vitale. Nella tradizione indiana questa non è un’entità vaga, ma un principio funzionale che si articola in cinque movimenti fondamentali (vāyu) e cinque di supporto (upavāyu): regolano la respirazione, la digestione, la circolazione, l’eliminazione e la stabilità interiore. Quando uno o più di questi movimenti perdono coerenza, il corpo e la mente entrano in squilibrio. Lavorare sui vāyu significa intervenire sul nucleo energetico che sostiene tanto la fisiologia quanto la dimensione psichica.
Strumenti di valutazione e trattamento
Per riconoscere dove il prāṇa ha perso armonia utilizzo strumenti precisi: l’osservazione della postura, che rivela tensioni cronicizzate; la palpazione dell’addome, che riflette lo stato energetico interno; e la valutazione dei marma, punti vitali descritti nei testi classici come interfacce tra corpo, energia e psiche. Questi riferimenti mi permettono di delineare un quadro coerente della condizione della persona e di scegliere il trattamento più adatto.

Chiarezza e restituzione
Uno degli aspetti centrali del mio metodo è la restituzione chiara e onesta. Dopo la valutazione condivido con la persona la mia lettura della situazione: quali dinamiche energetiche e corporee sono coinvolte, quali possibilità di lavoro ci sono e con quali strumenti. Non faccio promesse assolute, ma offro una visione realistica, che rispetti le potenzialità e i limiti di ogni percorso.
Un percorso personalizzato
Ogni trattamento nasce dall’incontro con la persona e viene costruito su misura. Non seguo protocolli standardizzati: integro tecniche manuali, pratiche di respirazione, mindfulness e lavoro posturale in modo dinamico, calibrando ogni intervento in base alle esigenze reali. L’obiettivo non è solo ridurre i sintomi, ma ristabilire un equilibrio più profondo che coinvolge corpo, respiro e presenza mentale.
Il mio approccio nasce da un percorso personale e professionale che unisce formazione scientifica e tradizione orientale. Il risultato è un metodo unico: radicato nelle fonti classiche, aperto al dialogo con la scienza moderna, lontano da semplificazioni.
Un lavoro che mette al centro la persona.
Perché Marma Point?
Il nome del mio metodo e del mio brand richiama i marma, i punti vitali descritti nella tradizione ayurvedica. I marma sono zone di particolare sensibilità, in cui corpo fisico, energia e psiche si incontrano. Nel mio lavoro non sono sempre visibili dall’esterno, ma rappresentano un riferimento costante: toccarli, ascoltarli o semplicemente considerarli nella valutazione significa entrare in contatto con la rete sottile che sostiene la vita. Marma Point non è quindi un nome simbolico, ma il riflesso di uno dei cardini del mio metodo.
Pietro Corsi
Professionista in tecniche manuali integrate e gestione dello stress

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